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I CANESTRELLI

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Il canestrèl è una "sorta di confortino" così detto per essere fatto
a guisa di reticolato. Si tratta, infatti, di una cialda dolce e
friabile cotta in apposito ferro fatto scaldare sul fuoco che chiudendosi
come una tenaglia cuoce il sottilissimo dolcetto fra una coppia
di ferri piatti. Questa pratica di cottura risale al medioevo, probabilmente
nata per cuocere cialde quando non era possibile accendere i grandi
forni comuni del paese o della borgata. Sui ferri dei canestrelli
sono generalmente impressi stemmi nobiliari, iniziali di famiglia,
simboli o disegni di fantasia, in modo tale che durante la cottura
tali segni vengono trasferiti sulla superficie della cialda decorata.
I canestrelli sono tuttora un dolce del Carnevale e delle feste
patronali ma ogni occasione è buona per gustarli. Originariamente
erano prodotti solamente al gusto di vaniglia mentre in seguito
furono realizzati anche con il cacao.
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PASTE DI MELIGA
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Sono deliziosi frollini a base di farina di mais e già menzionati
sul Confetturiere Piemontese del 1790 con il nome di "michette di
meliga". Sono un vero e proprio vanto, uno dei fiori all’occhiello
della pasticceria piemontese, per la loro friabilità e fragranza
e per il sapore di ottimo burro. Il segreto per prepararle, infatti,
oltre che nella scelta della giusta farina di mais, che deve essere
macinata finissima, sta nella qualità del burro. Per assaporarle
meglio conviene gustarle da sole accompagnandole con vino dolce
piemontese.
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TORTA DI MELE

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Si fa in fretta a dire torta di mele, in un mondo che vive di
sfumature bisogna essere precisi: a Robella la ricetta impone le
mele "ciapule". Si prendono le mele ( quelle con non troppa acqua)
si tagliano a fette e si fanno seccare, dopo aver verificato che
sono ben secche farle rinvenire in un liquorino profumato. Ora le
mele sono pronte per essere la base della torta di mele.
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