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PARLIAMO DEL GRAN BOLLITO

Vittorio Emanuele Il, quando era Principe di Savoia in attesa del trono, scappava dalla Corte di Torino "per lui bigotta e noiosissima dove era costretto a recite di devozioni, a portare rigide uniformi dai colletti alti e duri, e a mangiare male, cattivi brodetti magri e speziati, alla maniera della corte di Vienna" e veniva spesso da noi, a Moncalvo, con tre scopi: andare a caccia, fruire di spicciativi amori con villanelle compiacenti e fare con gli amici allegre mangiate di Bollito, generosamente accompagnato da Barbera. Noi dell'Accademia Italiana della Cucina abbiamo ricostruito la ricetta chiamandola del Grande Bollito Storico Risorgimentale Piemontese. Occorre anzitutto "un soggetto adatto": vitello di razza piemontese, "della fassone" o "della coscia" o "dal culo triplo", ben alimentato, di buon carattere, tranquillo, che non abbia mai lavorato né.. .fatto sport "questo dice, per ridere, ma non del tutto, l'Accademia". La carne, ben frollata, va cotta tutta insieme "così certi pezzi sono più morbidi, certi più croccanti, è un pregio" immergendola in acqua già bollente, poco salata "si ritocca alla fine", con dentro il mazzo dei profumi "rosmarino, aglio, lauro, sedano, cipolla, gambi di prezzemolo" e tirata su al momento del servizio.

CI VOGLIONO 7 BAGNETTI E 7 CONTORNI

Il grande "piatto unico" va completato con i suoi 7 bagnetti e 7 contorni. Qualcuno dice che si dovrebbero aggiungere: "7 appetiti"! Se questo favoloso Bollito va ordinato e predisposto per tempo, più facilmente si può fare quello sui 3 tagli e 3 ammennicoli, con 3 contorni e 3 bagnetti, che può essere piatto di tutte le domeniche. Allora i 3 bagnetti saranno quello verde rustico "trito di aglio, prezzemolo, acciuga, mollica bagnata nell'aceto, olio e una punta di spagnolino", il bagnetto verde raffinato "gli stessi ingredienti con meno aglio, in più capperi, uovo sodo, qualche sottaceto tritato e qualche erbetta odorosa dell'orto" e il bagnetto rosso di tomatiche cotte "con alloro, zucchero, aceto e poca senape". I contorni indispensabili sono le patate bianche lesse "che ognuno potrà schiacciarsi nel piatto a suo piacere, con burro fresco e con buon olio, disponibili in tavola", gli spinaci al burro con o senza acciuga, e una insalata di cipolle rosse lesse in aceto, ben croccanti. Vino, solo buon Barbera, che io preferisco giovane. Dopo tanto bollito, è finita, viene solo il dolce.

 

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